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Repubblica di Weimar e Nazismo

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Corso: Apprendisti Storici
Libro: Repubblica di Weimar e Nazismo
Stampato da: Utente ospite
Data: domenica, 5 maggio 2024, 12:12

1. Repubblica di Weimar

 

 

Già prima della sconfitta nella Grande Guerra, la Germania è invasa da una ondata di scioperi: nell'industria bellica, nell'esercito e nella Flotta di Kiel (il 5 novembre batte bandiera rossa).

Da Kiel a Berlino e Monaco di baviera molte città sotto il controllo dei soviet.

A Novembre questa che sembra una rivoluzione porta all'abdicazione di Guglielmo II e alla proclamazione della Repubblica.

Si ripete una situazione russa con governo provvisorio, qui il principe Von Baden, ma la guerra è ormai finita.

Nei soviet tedeschi i rivoluzionari sono in minoranza rispetto al PSD. Tra questi la Lega di Spartaco marxisti libertari guidati da Spartaco e sua moglie Rosa Luxembourg che scrive in "Riforma sociale o rivoluzione":

Necessità della rivolzuione con il consenso delle masse, no al partito di avanguardia, burocratico e non democratico. La dittatura del proletariato è applicazione della democrazia, non negazione

Nuovo cancelliere viene nominato il socialdemocratico Ebert per porre fine alla rivoluzione, il quale si accorda con il feldmaresciallo Hindemburg al quale concede 400mila uomini con funzioni di polizia (su permesso anglo-francese) per trucidare la lega di Spartaco e soffocare Berlino e Monaco.
I tradizionali centri di potere ne escono assicurati.

Febbraio 2019: Assemblea nazionale tedesca, eletta per la prima volta a suffragio universale a Weimar
Maggioranza relativa al PSD (Ebert presidente e Scheidemann cancelliere) che si coalizza con Cattolici e Democratici.
La nuova costituzione prevede un potere diviso tra assemblea nazionale (reichstag) e presidente (eletto a suffragio diretto) che nomina e scoglie il governo (che ha quindi scarsa autonomia).
Al posto degli Stati (o regni) 18 lander, con organi amministrativi autonomi, rappresentati nel consiglio del Reich.

Preoccupazione dei poteri forti per l'ascesa politica delle masse popolari.
Tentativi di colpi di Stato (come quello del Kapp del 1920) e continui omicidi da parte dell'estrema destra.

Problema della riparazione di guerra: per la Francia deve pagare tutto (annientamento dell'economia) impedendo però anche che diventasse baluardo contro l'URSS (posizione inglese).
La posizione francese dà fiato a correnti eversive anti-capitalistiche e anti-socialiste.
Forti della posizione inglese Weimar approfitta per non pagare ma Francia e Belgio occupano la Ruhr (1923) creando una forte ondata nazionalistica che porta al Putsch di Monaco di Hitler.

1924 Il nuovo cancelliere Stresemann inaugura il Piano Dawes che fa ripartire l'economia e distende i rapporti con la Francia e porta al Trattato di Locarno (1925) e la smilitarizzazione della Ruhr.
La Germania entra nella Società delle Nazioni.



2. Ascesa del Nazismo

Gli effetti benefici della politica di Stresemann non furono immediati e non riuscirono ad arginare il malcontento diffuso tra la popolazione.

In ogni caso, dopo la sconfitta nella Grande Guerra e l'umiliazione di Versailles si sono accentuati i sentimenti antisemiti: ebrei come i comunisti sono i traditori della patria. Nel 1923 esce il libello "La politica mondiale degli ebrei" dove si ribadisce che la razza superiore è quella ariana, un popolo senza spazio vitale, invidiata dagli inferiori giudei.
All'irrazionalismo razzista si rifà nel 1919 il Partito dei lavoratori tedeschi, poi Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori (NSDAP), versione estrema del fascismo ma con dichiarate intenzioni

Partito dotato di organizzazioni paramilitari come e SA (squadre d'assalto), guidate da Rohm, formate da ex veterano di guerra e portanti come divisa le camicie brune (ispirate al modello delle camicie nere fasciste).

Adolf Hitler espone fin da subito, in modo chiaro, la sua linea politica:

  • razzismo
  • subordinazione del cittadino allo Stato
  • Limitazione delle libertà

Come in Italia, cavalcando la paura del comunismo attira l'opinione pubblica anche moderata.

Punto fondamentale è il suo estremo antisemitismo: nessun ebreo poteva mai essere tedesco e la sconfitta della Germania nella Grande Guerra è una cospirazione mondiale giudaica.La propaganda fa subito presa nell'elettorato tedesco che ha estremo bisogno di un capro espiatorio per le proprie delusioni.

Nel 1923 Hitler tenta il Colpo di Stato a Monaco, prende 5 anni di condanna ma ne fa solo uno e scrive il Mein Kampf:

  • denuncia del trattato di Versailles
  • Un nuovo grande esercito
  • riunione di tutti i territori tedeschi
  • annientamento degli ebrei
  • espansione a est per la ricerca dello spazio vitale

L'arresto di Hitler dà notorietà al suo partito e una volta uscito di carcere si convince che sia preferibile percorrere la via parlamentare.

Nel 1925 con la morte di Ebert, presidente fu eletto Hindemburg (ai danni del centrista Marx, che non era riuscito a coalizzare tutte le forze di sinistra). Hindemburg era il feldmaresciallo e eroe della grande guerra, militare, autoritario, ideologo monarchico e nazionalista.

Nel 1929, la ancora debole economia tedesca, fu messa nuovamente in ginocchio dalla crisi della borsa di Wall Street anche a causa della chiusura dei rubinetti dei prestiti americani.

Nel 1930 un nuovo governo di centro destranon riuscì ad arginare la forte disoccupazione aumentando le opposizioni sia di destra che di sinistra. 

Nello stesso anno, alle elezioni parlamentari indette da questo governo, il partito nazista prese 6 milioni di voti e diventò il secondo partito del paese dopo il PSD.

Nel 1932 Hitler si presenta alle presidenziali ma fu sconfitto (al ballottaggio!) dal vecchio Hindemburg (che al ballottaggio ebbe l'appoggio anche dei socialdemocratici).

Nello stesso anno, alle parlamentari, il partito nazista divenne però il primo partito del paese con oltre il 37% (anche grazie alle azioni delle SA). Grazie a questi risultati a Hitler venne affidata da guida del governo e nel 1933 lo nomina cancelliere.

Poco tempo dopo, il 27 febbraio 1933, un incendio distrusse il Reichstag. Questo incendio fu usato dai nazisti per incolpare i comunisti (con l'arresto di un comunista olandese che si trovava nei paraggi). La propaganda che ne seguì trovo l'appoggio di polizia e magistrati e con un decreto di emergenza Hitler ottenne dal presidente la soppressione della libertà di stampa e il ripristino della pena di morte (il comunista olandese fu ghigliottinato).

Nel 1933 con le nuove elezioni il NSDAP arrivò al 43% e anche se non aveva ancora la maggioranza tentò di chiudere il parlamento. Lo fece facendo arrestare tutti i comunisti in parlamento e ottenendo un appoggio esterno di cattolici e liberali che gli permisero di cambiare la costituzione e di trasferire il potere legislativo al governo. La Repubblica di Weimar era finita.


3. La costruzione dello Stato nazista

La presa del potere fu completata con un regolamento di conti all'interno dello stesso partito nazista. Ora che era al potere Hitler non aveva più bisogno dei picchiatori delle SA (che anzi creavano disagio ai poteri forti tedeschi, militari, industria e Chiesa). Rohm era convinto che adesso che era al potere il nazismo dovesse concludere la sua rivoluzione abbattendo il capitalismo.

Il 30 giugno si consumò la notte dei lunghi coltelli e Hitler fece uccidere il suo compagno e tutti i dirigenti delle SA. Furono usate le SS, la difesa personale di Hitler istituita nel 1925. Nel 1929 furono affidate a Himmler e sotto di lui acquisirono sempre più importanza (come spie e per la gestione dei campi di concentramento).

Nel 1934, con la morte di Hindemburg, Hitler concentrò su di sé anche la carica di capo dello Stato e delle forze armate e divenne Fuhrer, guida del popolo tedesco. La nuova Germania fu ribattezza Terzo Reich. Tutto fu concentrato nelle mani di Hitler. L'unico organo a mantenere un po' di autonomia fu l'esercito ma Hitler seppre appoggiarsi a generali a lui fedeli e a controbilanciarlo con le SS.

Hitler domina anche la polizia attraverso l'uso della GESTAPO, una polizia segreta, godente di totale impunità. che creò un vero e proprio clima di terrore contro ogni minimo dissenso politico.

Già nel 1933 vengono creati i primi campi di concentramento, con lo scopo di sbarazzarsi dell'opposizione politica (il primo fu quello di Dachau, vicino Monaco). Dal 1938 vi furono deportati anche gli ebrei.

In economia un grandissimo progetto di lavori pubblici fece diminuire la disoccupazione e nel 1938 fondò la Volkswagen allo scopo di creare una automobile accessibile a tutti.

4. Il totalitarismo nazista

Aver sciolto tutti i partiti non era sufficiente: tutta la vita dei tedeschi doveva essere sotto il controllo nazista: tutte le associazioni di tutti i generi furono sciolte o fatte confluire nel partito nazista, con particolare attenzione a quelle giovanili con l'istituzione della Hitlerjugend. Lo scopo era di creare una nuova generazione che avrebbe fatto tremare il mondo. Per non inquinare la loro formazione ogni residuo di cultura diversa fu oggetto di eliminazione come il noto rogo dei libri del 1933.

Tutto ruotava intorno a un nazionalismo esasperato le cui origini erano anche precedenti al nazismo. La razza tedesca era destinata a governare il mondo e a generare un uomo nuovo. Il tutto giustificato dalle teorie razziste sostenute anche da una parte degli scienziati del tempo.

Era inevitabile una gerarchia delle razze:

  • In testa gli ariani (di cui i tedeschi erano i rappresentanti più puri ma che comprendevano anche scandinavi e anglosassoni)
  • Inferiore la razza latina
  • Quasi dei subumani gli slavi
  • Gli ebrei erano animali nocivi

La società americana, per esempio, pur essendo ariana era stata inquinata dalla forte presenza degli ebrei. Anche la rivoluzione di Ottobre in Russia era stata provocata dagli ebrei.

 Per le razze superiori era giusto e necessario sottomettere quelle inferiori. Il pietismo e il buonismo erano banditi.

Nel 1933 alla guida di Goebbels nascque il ministero della propaganda che tenne sotto il suo controllo ogni media raggiungendo il cosiddetto allineamento della cultura.

Gli storici sono concordi che quello di Hitler sia stato un modello di totalitarismo compiuto.

Le Chiese tedesche inizialmente sottovalutano il nazismo anzi nel 1933 la Chiesa firmò un concordato con Hitler in quale ottenne lo scioglimento del partito cattolico Zentrum.

Ai luterani impose un suo fedele come capo della Chiesa.

Nel 1919 in Germania fu ristampati il Protocollo dei savi di Sion e la sua stampa fu propagandata a diffusione anche durante il regime nazista. Creato il giusto clima di odio nei confronti degli ebrei, nel 1933 iniziano le prime marginalizzazioni. Ad esclusione di coloro che avevano servito nell'esercito, agli ebrei fu negato di lavorare per lo Stato e in tutti i pubblici uffici. Nel 1935 furono approvate le leggi di Norimberga al fine di impedire la contaminazione della razza. Dopo queste leggi molti cominciarono a emigrare.

Nel 1938 (9 novembre) la notte dei cristalli con il permesso di Hitler di derubare, saccheggiare, uccidere impunemente gli ebrei. Nei mesi successivi l'inizio delle persecuzioni vere e proprie e la deportazione nei campi di lavoro.

5. La politica estera

I paesi liberali guardavano con preoccupazione alla ripresa economica della Germania e al suo conseguente riarmo.

Queste intenzioni si manifestano già nel 1933 con l'uscita della Germania dalla Società delle Nazioni.

Nel 1934 il tentativo di annessione dell'Austria con l'uccisione del cancelliere Dollfuss con l'aiuto dei nazisti austriaci. Operazione scongiurata con l'opposizione di Mussolini.

Nel 1935 la Saar torna alla Germania e venne reintrodotta la coscrizione obbligatoria (vietata da Versailles).

Nel 1935 Inghilterra, Francia e Italia firmato un fronte antitedesco (il patto di Stresa) ma che fu breve perché nello stesso anno l'Italia invase l'Etiopia e trovò l'appoggio solo di Hitler.

Nel 1936 Italia e Germania so scoprono alleate anche in supporto del colpo di Stato spagnolo di Franco.

Nel 1937 naque l'Asse Roma Berlino e il Patto Antikominter con il Giappone.

Gli obiettivi primari di Hitler sono tre:

  1. Austria
  2. Sudeti
  3. Polonia 

L'alleanza con Mussolini permise a Hitler, nel 1938, l'annessione dell'Austria.

Per allargare i confini nel territorio dei Sudeti, Hitler gioca d'azzardo, sapendo che gli inglese non vogliono la guerra. Chamberlain coinvolge Mussolini nel patto di Monaco e concede praticamente tutte le regioni ceche alla Germania.

Il terzo obiettivo era la Polonia. "Nessuno muore per Danzica", si diceva e quindi non si aspettava un attacco dall'occidente. Ad Oriente però trova l'alleanza di Stalin con il patto molotov ribbentropp con il quale si sarebbero spartiti la Polonia.