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Extra Europa (dal XI al XV secolo)

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Corso: Apprendisti Storici
Libro: Extra Europa (dal XI al XV secolo)
Stampato da: Utente ospite
Data: martedì, 30 aprile 2024, 06:31

1. I traffici con l'Oriente

Il concetto di Europa non è univoco nel medioevo e poteva essere letto in due accezioni: geografica e culturale (intentendo tutti quei popoli che avevano stabilito rapporti culturali ed economici profondi tali da far sentire di appartenere a una unità).

Il senso di appartenenza ad un gruppo è più forte quanto si ha la percezione di un "altro", di una civiltà estranea all'Europa che comprende tutti quei popoli più o meno conosciuti come bizantini, slavi, arabi, turchi, popolazioni asiatiche. In particolare per quanto riguarda quest'ultime si ha da sempre coscienza che le merci più preziose arrivassero da questi luoghi lontani ma allo stesso tempo sconosciuti (e quindi spesso dipinti in modi leggendari). Diffondendosi inoltre miti come quello del Prete Gianni che raccontano di regni cristiani al di là dei territori islamici.

Fino al X secolo  i rapporti con l'Oriente sono gestiti da Arabi e Bizantini, nella seconda metà questi passano ai mercanti italiani

Gli itinerari seguiti erano diversi e possono essere riassunti in 

  • fino all'XI sec si preferisconi i percorsi via terra come la via della seta, conosciuta già dal I secoldo d.C. (vedi Wikipedia)
  • dopo il punto di transito diventa l'Egitto attraverso il mar Rosso.

Nel XIII secolo, grazie alla formazione dell'impero mongolo di Gengis Khan la via preferita torna a essere quella seta grazie alla sicurezza garantita dalla pax mongolica. Allo scopo di bypassare gli intermediari turchi e arabi, le repubbliche marinare stabilirono contatti diretti con i produttori orientali.

2. Crisi di Bisanzio e i turchi ottomani

Con la rifondazione dell'impero bizantino nel 1261 (dopo la parentesi dell'Impero Latino d'Oriente) l'impero è ormai profondamente in crisi, ampiamente ridimensionato e indebitato a cause delle campagne militari per difendere i confini dalle invasioni otomane.

Gli ottomani sono una popolazione nomade dal Turkestan spinti dall'avanzata mongola e stabiliti in Asia Minore. Nel 1301 si autoproclama sultano il principe Othman dando il nome a tutto il popolo e dà origine alla sua espansione ai danni dei popoli occidentali. Nel 1374 entrano nel cuore dell'Europa, nel balcani, stabilendosi in Macedonia, Bulgaria e Serbia.

Questa avanzata allarma molti regnanti europei come Sigismondo di Lussemburgo (re di Ungheria e futuro imperatore) che tentarono una riconquista dei territori occupati ricevendo sconfitte e non impendendo agli ottomani di occupare anche la parte meridionale dei balcani fino in Grecia.

La conquista di Bisanzio fu ritardata solo dall'invasione orientale dei mongoli alla guida di Tamerlano

3. L'impero mongolo

I mongoli (o tartari, come sono conosciuti in Europa) sono una popolazione nomade, dediti alla pastorizia e alla caccia nelle steppe orientali formati in tribù guidati da capi (khan) che mettevano su piccoli imperi che duravano una generazione. Fino al 1206 quando Gengis Khan unificò le tribù mongole e turche formando un solo popolo di un immenso impero.

In seguito si espanse fino in Cina occupando Pechino (1215).

Alla morte di Gengis Khan (1227) l'impero fu diviso in khanati:

  • Ilkhan (Persia)
  • Chagatai (Afghanistan e Kazakistan)
  • Orda d'Oro (caucaso e Volga)
  • Cina

La conquista di quest'ultima fu completata da Kubilai nipote di Gengis.

L'impero si estende su 25 milioni di km2 e nonostante la ferocia con cui compiono le loro conquiste in breve tempo assimilano la cultura dei popoli sottomessi dimostrandosi tolleranti verso etnie e religioni. Si diffuse la leggenda che i mongoli fossero discendenti del Prete Gianni e il loro compito fu quello di schiacciare come una morsa l'impero islamico.

Alla morte di Kubilai i 4 khan diventano di fatto indipendenti. Quello Ilkhan si islamizza, quello di Cina si "cinesizza", quell'Orda d'oro si ritrova dominato dal Principato di Mosca.

Quello del Chagatai si ritrovò, dopo il 1360, sotto la guida di Tamerlano che condusse una campagna militare contro i turchi ottomani sconfiggendoli ad Ankara (1402) rallentando il processo di conquista dell'impero bizantino da parte dei Turchi.