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Extra Europa (dal XI al XV secolo)

1. I traffici con l'Oriente

Il concetto di Europa non è univoco nel medioevo e poteva essere letto in due accezioni: geografica e culturale (intentendo tutti quei popoli che avevano stabilito rapporti culturali ed economici profondi tali da far sentire di appartenere a una unità).

Il senso di appartenenza ad un gruppo è più forte quanto si ha la percezione di un "altro", di una civiltà estranea all'Europa che comprende tutti quei popoli più o meno conosciuti come bizantini, slavi, arabi, turchi, popolazioni asiatiche. In particolare per quanto riguarda quest'ultime si ha da sempre coscienza che le merci più preziose arrivassero da questi luoghi lontani ma allo stesso tempo sconosciuti (e quindi spesso dipinti in modi leggendari). Diffondendosi inoltre miti come quello del Prete Gianni che raccontano di regni cristiani al di là dei territori islamici.

Fino al X secolo  i rapporti con l'Oriente sono gestiti da Arabi e Bizantini, nella seconda metà questi passano ai mercanti italiani

Gli itinerari seguiti erano diversi e possono essere riassunti in 

  • fino all'XI sec si preferisconi i percorsi via terra come la via della seta, conosciuta già dal I secoldo d.C. (vedi Wikipedia)
  • dopo il punto di transito diventa l'Egitto attraverso il mar Rosso.

Nel XIII secolo, grazie alla formazione dell'impero mongolo di Gengis Khan la via preferita torna a essere quella seta grazie alla sicurezza garantita dalla pax mongolica. Allo scopo di bypassare gli intermediari turchi e arabi, le repubbliche marinare stabilirono contatti diretti con i produttori orientali.