Critica della Ragion Pura

7. Dialettica trascendentale

Dall'analitica Kant risolve che l'uomo possiede, dunque, forme a priori, come condizioni dell'esperienza, senza la quale, dunque, sono vuote.

Ma nonostante questo limite dato dall'esperienza, lo "spirito" tende oltre. Il come lo spirito procede è oggetto della Dialettica, chiamata da Kant logica della scienza "illusoria", in quanto questi errori sono "necessari" e hanno una loro logica.

Oggetto della dialettica è la ragione, quella facoltà umana che unifica il molteplice dell'intelletto creando l'Idea come ricerca nell'incondizionato l'unità ultima dell'esperienza. La Ragione dunque è la facoltà di sillogizzare questi contenuti ideali.

I sillogismo sono di tre categorie:

  • Categorico, che porta all'idea dell'anima (idea psicologica) come unità di tutti gli atti dell'intelletto
  • Ipotetico, che porta all'idea di mondo (idea cosmologica) come unità di tutti i fenomeni
  • Deduttivo, che porta all'idea di Dio (idea teologica) come unità di tutte le condizioni della possibilità di tutte le cose

La psicologia razionale si occupa della prima idea: Io penso come unità ontologica che nasce da un paralogismo:

  1. Tutto ciò che può essere pensato come soggetto è sostanza
  2. La res cogitans può essere pensato come soggetto
  3. La res cogitans è sostanza

L'errore sta nella confusione tra la diversità dei due termini medi: soggetto. Nella PM è il soggetto reale, nella pm è l'"io penso" come pura forma o soggetto trascendentale e non è quindi un oggetto.

La cosmologia razionale si occupa del mondo come totalità ontologica dei fenomeni ma come è facilmente comprensibile la totalità dell'esperienza non è una esperienza e quindi va al di là dei nostri limiti.

L'idea di mondo porta a ben quattro antinomie secondo i 4 gruppi delle categorie:

  • Quantità finito/finito
  • Qualità divisibile/indivisibile
  • Relazione meccanico/libero
  • Modalità finalistico/senza un fine

La teologia razionale  si occupa di Dio che nasce dall'errore cartesiano di affermare l'esistenza ontologica dell'idea di perfezione. 

  1. Prova ontologica: predicato logico è diverso dal reale. L'esistenza non è un predicato. L'esistenza non aggiunge né toglie nulla al contenuto di un concetto. La prova ontologica di Cartesio dimostra solo la possibilità logica di Dio.
  2. Prova cosmologica: tramite il rapporto di causa-effetto non si può risalire alla causa prima (Dio) in quanto al di fuori del mondo sensibile, quindi oltre i limiti.

Ma perché questi errori sono necessari? Perché sono regole della ragione per dare un ordine alla conoscenza, hanno cioè un uso regolativo.