Il mondo antico tra IV e V secolo

1. Il Mondo antico tra IV e V secolo

1.3. La componente cristiana

Nel 380 Teodorico aveva fatto del cristianesimo la religione ufficiale dell'Impero e questo si era diffuso prima nelle città interessando soprattutto i nobili. La Chiesa primitiva aveva quindi una struttura per cui la sua organizzazione coincideva con l'amministrazione imperiale.

Con il crollo dell'Impero i vescovi si trovarono di fatto a dover amministrare il loro territorio anche civilmente, sostituendosi alle autorità locali. Il vescovo diventa quindi una guida non solo spirituale ma anche civile per la popolazione che viveva nella sua diocesi. Questo loro ruolo fu ufficialmente riconosciuto dall'imperatore bizantino Giustiniano con la Prammatica Sanzione.

In questo periodo cominciò a diffondersi un tipo di vita religiosa che ebbe grande sviluppo: la vita monastica. Essa prevedeva il chiudersi in monasteri e seguire una rigida regola di vita che, di solito, aveva lo scopo di vivere al riparo dal mondo mondano (sempre più pericoloso) e cercando di imitare quanto più possibile la vita di Cristo (Imitatio Christi). In occidente la figura di spicco per questo movimento fu San Benedetto da Norcia, fondatore di Montecassino, fondatore della regola Ora et labora (Prega e lavora).