Le tensioni internazionali alla vigilia della guerra

3. I fronti popolari

Nel 1919 Lenin fonda la Terza Internazionale con lo scopo di stimolare la rivoluzione internazionale unendo tutti i partiti comunisti. Per fare questo i comunisti dovevano isolare i socialdemocratici che venivano accusati, con le loro politiche riformiste, di allontanare la rivoluzione. Ma nel 1935, con l'espazione del fascismo in buona parte dell'Europa (Italia e Germania e tutta l'Europa dell'Est, con l'esclusione della sola Cecoslovacchia), il Comintern cambiò idea e decise di creare alleanze con i socialdemocratici allo scopo di creare un fronte unico contro il dilagare del fascismo. Ovunque nacquero i Fronti Popolari, coalizioni di comunisti, socialisti e democratici liberali allo scopo di creare governi antifascisti. Nel 1935 Stalin si decise anche a rompere il suo isolazionismo ed entrò nella Società delle Nazioni allo scopo di favorire la nascita di questi fronti popolari. In Francia il fronte popolare conquistò le elezioni con Leon Blum. In Spagna vinsero alle elezioni del 1936 ma la destra militarista guidata da Francisco Franco non accettò la vittoria e dette origine a un colpo di Stato che sfociò in una Guerra Civile. Franco potè contare sull'aiuto militare di Germania e Italia, mentre il fronte popolare non ebbe molto sostegno se non a parole da Francia, Inghilterra e URSS. Gli unici che dettero un aiuto concreto al fronte popolare furono migliaia di volontari socialisti e comunisti di tutta Europa in soccorso. Nel 1939 Franco vinse la guerra e instaurò una dittatura che durò fino al 1975.