Dalle origini all'Impero

4. Età imperiale

Con età imperiale si intende il periodo della storia di Roma che va dal 31 o dal 27 a.C. al 476 d.C., anno della caduta dell'impero romano d'Occidente. Questa fase della storia di Roma vide la cessione del potere da parte del Senato a un singolo cittadino eminente: l'imperatore. Il periodo imperiale fu caratterizzato fino al II secolo d.C. da una fase di prosperità e splendore, dovuto alle nuove conquiste e all'affermarsi di Roma come prima città del mondo allora conosciuto e da una profonda crisi a partire dal III secolo d.C.
Ottaviano Augusto, il primo imperatore di Roma, assunse su di sé pieni poteri politici e militari e donò pace e stabilità a Roma dopo anni di guerre civili. Da lui prese il via la dinastia Giulio-Claudia, che vide susseguirsi al potere fino al 68 d.C. gli imperatori Tiberio, Caligola, Claudio e Nerone.

Con la dinastia Flavia, che governò su Roma fino al 96 d.C., l'espansione di Roma continuò. L'impero raggiunse il massimo della grandezza tra 98 e 117 d.C. con l'imperatore Traiano comprendendo un'area che da ovest a est andava dalla Spagna all'Asia minore e da nord a sud dall'attuale Inghilterra a tutta l'Africa del nord.

Sotto la dinastia degli Antonini, che guidò Roma tra 117 e 192 d.C. si ebbe un periodo di pace e prosperità, anche se aumentò la pressione dei barbari ai confini.

Dal III secolo l'imperò entrò in crisi per vari motivi tra cui: 

  • Il grande peso acquisito dall'esercito che portava a continui colpi di stato
  • La crisi economica
  • La pressione dei popoli oltre i confini
  • La diffusione del Cristianesimo

Con la Tetrarchia voluta da Diocleziano tra 284 e 305 d.C. cominciò la divisione dell'Impero e Roma perse il suo ruolo di capitale con la fondazione di Costantinopoli da parte dell'imperatore Costantino, che rese il Cristianesimo la religione ufficiale nel 313. Nel 396 d.C. Teodosio I divise l'impero in una parte occidentale e in una orientale. 

Nel IV secolo, l'Impero romano d'Occidente, piegato da una inarrestabile crisi politica ed economica non seppe più respingere le invasioni dei popoli oltre i confini: nel 476 d.C. il re barbaro Odoacre depose l'imperatore Romolo Augustolo e pose fine all'impero romano d'Occidente.