Le scoperte geografiche

8. Omuncoli

Nel giro di pochi anni ci si interrogò sulle condizioni disumane in cui venivano tenuti gli indigeni. Si svilupparono varie correnti di pensiero a favore della loro schiavizzazione e a favore della loro liberazione.

Le posizioni principali possono essere sintetizzare da quelle di Sepulveda e Las Casas.

Sepulveda sosteneva che se gli Indios non conoscono la parola di Dio, poiché egli ha parlato a tutti, è perché evidentemente essi non sono dotati di anima intellettiva, cioè capaci di comprenderlo. Gli uomini senza anima intellettiva non sono uomini completi, ma sono "omuncoli" e quindi è necessario per loro essere schiavi di uomini completi (gli spagnoli) che in questo modo possono "completarli" insegnando loro quella parola di Dio che altrimenti non conoscerebbero. 

Las Casas risponde che gli Indios sono uomini completi e che anche se non conoscono il cristianesimo vivono già come cristiani e che sono da prendere come esempio a differenza degli spagnoli che, in nome di quel cristianesimo, non esitano ad uccidere pur di avere oro e ricchezze varie.

Entrambe le posizioni partono dallo stesso punto di vista: quello cristiano. Alcuni pensatori più tardi, come Montaigne, invitano invece a riflettere che quella americana è soltanto una cultura altra, diversa, e per questo non si deve confrontare con quella cristiana. La scoperta del nuovo mondo è prima di tutto la scoperta, per gli europei, che la loro non è l'unica cultura, tantomeno la migliore, anche se difficile da accettare.