Wittgenstein

2. Il Tractatus logico-philosophicus

2.2. Pensiero e linguaggio

Nella terza proposizione passa ad analizzare il pensiero che definisce l'immagine logica dei fatti.

Per immagine si intende una combinazione di elementi che corrispondono ciascuno a un oggetto e che si combinano in modo da rispecchiare una combinazione di oggetti che costituisce un fatto: in altre parole la relazione tra gli elementi che costituisce un fatto raffigurato da quell'immagine (così come tre segni su una mappa rispecchiano la relazione tra i luoghi del territorio di quella mappa).

In questa prospettiva il pensare consiste nel produrre immagini che raffigurano fatti o meglio stati di cose logicamente possibili.

Precisamente il mondo è la totalità dei fatti atomici ("stati di cose"). Uno stato di cose è indipendente e costituito da oggetti semplici che costituiscono la sostanza del mondo. Più fatti atomici costituiscono un fatto complesso.

La "forma degli oggetti" è l'insieme dei modi in cui essi possono combinarsi nei fatti atomici.

Una proposizione è dunque una raffigurazione formale o logica del fatto. In comune con il fatto atomico è la "forma degli oggetti".

Una proposizione HA SENSO se esprime la possibilità di un fatto.

Ma le scienze sono composte anche da leggi, ipotesi, teorie etc. Atteggiamento di Hume: la una proposizione elementare non si puà inferirne un'altra (i fatti sono indipendenti), quindi il nesso causale è superstizione. NON esistono, propriamente parlando, "leggi naturali" -> le leggi appartengono solo alla logica.

Arbitrari i sistemi che si usano per la descrizione dell'universo (es. del "reticolato")

Come Hume e Leibniz, accanto alle proposizioni contigenti, ci sono proposizioni vere indipendentemente dai fatti, le tautologie, vere per tutte le possibilità dei fatti atomici, ovvero dei mondi possibili). La tautologia non ha un significante ma è comunque dotata di senso.

Esistono poi proposizioni né significanti, né tautologiche, ovvero non-sensi: la maggior parte delle proposizioni filosofiche derivano dall'incomprensione della logica del linguaggio.

Nessuna proposizione permette alcuna generalizzazione filosofica:

Da un lato le proposizionio significanti sono delle scienze naturali e non permettono inferenze; dall'altro le tautologie concernono solo la forma delle proposizioni e non dicono niente del mondo.

Compito della filosofia: critica del linguaggio, chiarificazione logica del pensiero.

I limiti del linguaggio sono i limiti del mondo.