Wittgenstein

3. Ricerche

L'economista inglese Ramsey fa notare a W, che il significato delle proposizioni non deriva solo dal rapporto reciproco tra le espressioni, ma anche dalle credenze che vengono attribuite e dal loro uso.

1933.34: Libro Blu "l'uso non si impone al linguaggio ma si mostra nel linguaggio stesso"

Nel Tractatus si delinea un linguaggio ideale, logicamente perfetto, a cui quello reale dovrebbe adeguarsi. Ma il senso del linguaggio naturale è lo scopo che assolve.

Comprendere il linguaggio non è una operazione mentale ma attuarne il senso.

Le proposizioni elementari possono assumere il metodo della scienza e hanno la tentazione di applicarlo a tutto: questa è la fonte della metafisica.

Linguaggio: processo simbolico nel quale i significati non sono dati dal riferimento univoco alle cose; esso è una forma di vita; attività governata da regole diverse a seconda delle circostanze e delle intenzioni.

La vita spinge al sorgere di sempre e nuovi "giochi linguistici": raggruppabile al più in famiglie.

L'uso di una regola è inespresso, interpretabile

Peccato della filosofia: privilegia l'universale piuttosto che l'eterogeneo

La filosofia non può modificare il linguaggio, ma solo descriverlo.

La filosofia è una terapia: riportare le parole dal loro uso metafisico al loro uso giornaliero.