Extra Europa (dal XI al XV secolo)

3. L'impero mongolo

I mongoli (o tartari, come sono conosciuti in Europa) sono una popolazione nomade, dediti alla pastorizia e alla caccia nelle steppe orientali formati in tribù guidati da capi (khan) che mettevano su piccoli imperi che duravano una generazione. Fino al 1206 quando Gengis Khan unificò le tribù mongole e turche formando un solo popolo di un immenso impero.

In seguito si espanse fino in Cina occupando Pechino (1215).

Alla morte di Gengis Khan (1227) l'impero fu diviso in khanati:

  • Ilkhan (Persia)
  • Chagatai (Afghanistan e Kazakistan)
  • Orda d'Oro (caucaso e Volga)
  • Cina

La conquista di quest'ultima fu completata da Kubilai nipote di Gengis.

L'impero si estende su 25 milioni di km2 e nonostante la ferocia con cui compiono le loro conquiste in breve tempo assimilano la cultura dei popoli sottomessi dimostrandosi tolleranti verso etnie e religioni. Si diffuse la leggenda che i mongoli fossero discendenti del Prete Gianni e il loro compito fu quello di schiacciare come una morsa l'impero islamico.

Alla morte di Kubilai i 4 khan diventano di fatto indipendenti. Quello Ilkhan si islamizza, quello di Cina si "cinesizza", quell'Orda d'oro si ritrova dominato dal Principato di Mosca.

Quello del Chagatai si ritrovò, dopo il 1360, sotto la guida di Tamerlano che condusse una campagna militare contro i turchi ottomani sconfiggendoli ad Ankara (1402) rallentando il processo di conquista dell'impero bizantino da parte dei Turchi.