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Felicità o libertà

 
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Felicità o libertà
di Gianluca Caputo - giovedì, 5 ottobre 2017, 12:17
 

Associamo spesso la felicità alla libertà (la seconda come condizione della prima) ma ricerchiamo nello stesso tempo una sicurezza che nega la libertà. Poiché non possiamo scegliere di non essere felici (almeno volontariamente) ci chiediamo:

la libertà è condizione della felicità, come sostiene Antistene, anche quando essa è faticosa e "pericolosa"? Oppure anche l'assenza della libertà può essere il presupposto per una vita felice? Quest'ultima affermazione può essere sostenuta tenendo conto del pensiero Stoici ma riadattato alla propria esperienza.

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Re: Felicità o libertà
di katia lenzi - giovedì, 12 ottobre 2017, 11:10
 

Alla domanda cosa è la felicità tutti quanti rispondiamo che un ente è felice quando  vuole il bene di se stesso,quando conosciamo la nostra natura, ma soprattutto nel momento stesso in cui realizziamo la persona che vogliamo essere.

Quindi quando un ente conosce la propria natura essa non possiede regole né leggi né qualsiasi cosa che impedisca la conoscenza stessa,come ad esempio fece Diogene che affermava una pratica che consisteva nel seguire la propria natura e scelse di privarsi di ogni tipo di vizio,piacere,svago,divertimento e benessere ma si concedeva solamente al bisogno umano andando ad abitare all'interno di una botte che lo usava anche come vestito. Diogene credeva che ogni ente doveva seguire la propria natura,quindi nel momento stesso in cui un ente vive privo di leggi, norme, regole è un ente che segue la propria natura,ma soprattutto è libero.

Per libertà intendiamo una condizione per cui un ente può decidere per se stesso cosa pensare,esprimersi e agire in modo libero senza costrizione e limitazioni.

Secondo me la felicità e la libertà sono due consegunze nel momento stesso in cui un ente decide di seguire la propria natura,ma la maggior parte delle volte non sempre un uomo   libero è felice o viceversa,questo porta un uomo ad  accontentarsi della vita che ha per il semplice fatto che nel mondo un uomo non può seguire la propria natura perchè le leggi e le norme fanno parte della nostra convivenza e se queste non ci fossero probabimente non ci sarebbero più uomini nel mondo.

Di conseguenza quando parliamo della libertà comprendiamo che un ente può essere libero di fronte alla legge nel momento in cui non è costretto a vivere in prigione o fare lavori sforzati per la società,molti filosofi dicevano che la ricerca della felicità è di chi la va a cercare io al contrario credo che la felicità sia un privilegio ma anche una forte emozione per la quale non viene cercata poichè quando si fa spazio nella nostra vita è una sorpesa inaspettata che meritiamo di godercela ma solamente quando essa arriva da sè.

Infine concludiamo dicendo che un  uomo può essere felice ma non libero oppure può essere libero ma non felice oppure un ente può accetare la propria libertà convivendo con le leggi,le norme che la società impone agli individui e decidere il proprio ruolo all'interno della società ed accettare la vita che gli viene imposta.


Katia lenzi

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Re: Felicità o libertà
di Gianluca Caputo - sabato, 14 ottobre 2017, 13:35
 

Lenzi, mettiamola della punteggiatura... ho fatto una fatica tremenda :)

Non capisco cosa intende con "felicità e libertà sono due conseguenze". Conseguenze di cosa? Forse voleva dire che sono una conseguenza dell'altra? Oppure che non possono essere separate?

Soprattutto non capisco se aggiungiamo la seconda parte "nel momento stesso in cui un ente decide di seguire la propria natura". Se un ente (ma diciamo pure un "uomo") decidere di seguire la propria natura la libertà è scontata.  

Riassumendo intendo così: un uomo è felice quando decide di seguire la propria natura e quindi la libertà è la condizione di questo processo, indi, per contro implicazione, senza libertà non c'è felicità. Ma se un uomo segue la propria natura anche senza bisogno di deciderlo? Non è lo stesso felice?

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Re: Felicità o libertà
di Giada Buti - giovedì, 12 ottobre 2017, 16:47
 
La felicità è un'emozione positiva che tutti gli esseri umani vorrebbero possedere, ma non sempre è presente in ogni singolo momento della nostra vita.
La felicità possiamo intenderla come benessere, quell'emozione che ci fa sentire bene con noi stessi, che ci permette di accettarci per quelli che siamo e come siamo. 
L'uomo, quando conosce la sua natura, conosce se stesso, ma questa non possiede né norme, né leggi, né convenzioni. Ad esempio Diogene diceva che l'uomo deve
seguire la propria natura, quindi deve essere privo di leggi e norme e facendo in questo modo l'uomo si sente libero. 
Per libertà, invece, si intende quella condizione in cui l'individuo è libero di pensare, esprimersi e agire liberamente, senza essere giudicato da nessuno.
Per me felicità e libertà non sono la stessa cosa, perché l'uomo quando è felice non è detto che sia anche libero e quando è libero non è detto che sia anche felice.
L'uomo nella sua vita è costretto a rispettare le norme e le leggi presenti nella società e quindi non può seguire la sua natura che invece non prevede di seguire
determinate leggi. L'uomo è libero quando non si trova di fronte a precise norme e leggi. La felicità nella nostra vita è un'emozione inaspettata, cioè quell'emozione che
non sai mai quando arriva, ma che quando arriva dobbiamo tenercela stretta e godercela fino in fondo.
Per me la felicità deriva anche dalle piccole cose, come ad esempio l'abbraccio di un bambino, un regalo inaspettato o un bel voto a scuola;
sono tutte situazioni che regalano attimi di felicità e ci fanno stare bene. 

Giada Buti


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Re: Felicità o libertà
di Chiara Grella - giovedì, 12 ottobre 2017, 17:51
 

La felicità o la libertà? Non possiamo scegliere una o l'altra perchè una comprende l'altra,la libertà è la sensazione che proviamo quando siamo felici,una sensazione piacevole che ci da sollievo. La vera domanda è come cercare la nostra libertà,Aristippo diceva che la libertà non andava cercata ma andava accettata quando c'era perchè l'uomo segue la propria natura ed è impossibile cambiare il nostro destino,come affermava lo stoicismo.Pensiero del tutto opposto era quello di Antistene che non voleva abituarsi al piacere perchè esso crea dipendenza infatti gli venivano assegnate concubine brutte affinchè lo amassero davvero,e non mangiava prima di tre giorni un determinato alimento così che quando lui l'avesse mangiato avrebbe ingerito solamente la quantità necessaria per saziarsi in questo modo non si sarebbe abituato al piacere che gli procurava mangiare.

Secondo me la felicità è tutto ciò che ci fa stare bene e per sapere cosa ci fa stare bene dobbiamo conoscerci e realizzare i nostri obiettivi,qualcuno potrebbe chiamarla solamente ambizione personale ma è molto di più perchè quando riusciamo a terminare il nostro compito ci sentiamo felici e quindi questo porta alla nostra  libertà interiore,quella della nostra anima.


Chiara Grella

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Re: Felicità o libertà
di Gianluca Caputo - sabato, 14 ottobre 2017, 13:58
 

Chiara Grella... bella l'affermazione "la libertà è la sensazione che proviamo quando siamo felici"... felici di essere liberi, o felici di sentire di essere liberi nel momento in cui siamo felici?

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Re: Felicità o libertà
di Gianluca Caputo - sabato, 14 ottobre 2017, 13:57
 

Giada, c'è della analisi in questo testo, mi piace, ma nella seconda parte secondo me si perde un po'.

Libertà è agire senza essere giudicati... ma quella del giudicare non è anche una libertà?

Le leggi della società sono così necessarie?

La definizione di felicità, così, all'improvviso, non la vedo coerente con quello che stava dicendo prima.

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Re: Felicità o libertà
di Greta Morelli - venerdì, 13 ottobre 2017, 15:08
 
"felicità o libertà". Io penso che la felicità sia una conseguenza della libertà in quanto per vivere felici dobbiamo lasciar correre le cose che accadono intorno a noi senza caricarci inutilmente di problemi che pensiamo ci possano riguardare.
Facciamo come gli stoici che affrontano i problemi della vita in modo distaccato e impersonale.
Allo stesso tempo dobbiamo impegnarci a vivere liberi dalle costrizioni terrene fuggendo da ogni tipo di vincolo, proprio come un "cane libero" come afferma Antistene anche se egli afferma inoltre che dobbiamo seguire la propria natura e quindi liberarci anche da ogni tipo di piacere e da tutto ciò che ci da sicurezza perché questo ci crea dipendenza e non ci fa raggiungere la felicità .
E' quindi difficile essere liberi e tuttavia essere felici .



Greta Morelli

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Re: Felicità o libertà
di Virginia Becherini - sabato, 14 ottobre 2017, 14:50
 

Riguardo a questi due "temi" molto forti che racchiudono molte sensazioni io penso che ogni uomo dovrebbe sempre seguire solo la propria natura come diceva il filosofo Diogene. Per seguire la mia natura devo conoscere me stesso e mi devo accettare e stare bene; vivere secondo la mia natura per essere felici significa vivere in libertà e abbandonare tutto ciò che crea bisogno poiché questo crea una dipendenza. Per essere libero e felice io devo sapere cosa mi fa stare bene e cioè mi provoca piacere e cosa mi provoca dolore e quindi mi fa stare male... questa secondo me è la motivazione per la quale siamo al mondo, noi non sappiamo realmente cosa ci fa stare bene e non, perché magari una cosa che mi fa stare bene in un determinato momento mi fa stare male dopo. 

Per essere felici dovremmo cercarla sempre la felicità, in merito a questo mi viene in mente una frase di Roberto Benigni che dice che:"la felicità va cercata nei piccoli gesti quotidiani". Se noi iniziassimo ad accettare qualsiasi forma di bene noi saremmo uomini liberi perché seguiamo la propria natura e felici perché apprezziamo qualsiasi cosa abbiamo intorno. 

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Re: Felicità o libertà
di Elisa Pantani - domenica, 15 ottobre 2017, 14:20
 

“Felicità o libertà”

Secondo il mio parere spesso la felicità dipende dalla libertà, anche se alcune volte queste due si contrappongono.

La libertà per me è essere responsabili delle proprie azioni, delle proprie decisioni e scegliere senza influenze esterne, tenendo conto solo del proprio pensiero.

Al contrario di quello che diceva lo stoicismo per me la libertà è scegliere il proprio destino, poterlo modificare, scegliere il proprio posto nel mondo e questo molto spesso può portare a delle sofferenze. Ed è in questo caso che la felicità e la libertà non si incontrano.

Secondo Aristoppo la felicità non va cercata ma quando c’è bisogna usufruirne secondo me invece quando una persona si sente completamente libera, anche dopo aver cercato la libertà per tanto e quindi  anche dopo aver sofferto a quel punto può usufruire della libertà e può finalmente essere anche felice.

La felicità per me dunque deriva dalla libertà e come diceva Antistene per essere felici bisogna liberarci dalle leggi, conoscere se stessi e soprattutto essere se stessi.

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Re: Felicità o libertà
di Sara Damiano - domenica, 15 ottobre 2017, 13:46
 

La felicità è un'emozione che fa star bene, permette di conoscere e realizzare se stessi e raggiungere degli obiettivi. 
Siamo felici se conosciamo la nostra natura come diceva Diogene, e non si può essere felici nell'ignoranza , perché genera paura come diceva Epicuro.
La felicità non è solo il limitarsi a soddisfare i propri desideri, perché cambiano continuamente, è la libertà interiore che rende una persona libera di essere se stessa senza che la sua llibertà venga limitata.
 Se la felicità fosse il piacere ( che non va cercato come diceva Aristippo) creerebbe dipendenza, quindi non saremo felici. Come diceva Aristotele la felicità non sta nel piacere e nel possesso di beni o nel potere, perché il piacere rende l'uomo schiavo e il possesso dei beni può andare perduto.

La libertà è condizione della felicità, come sostiene Antistene, ma non è detto che se siamo liberi siamo felici, però per essere felici non dobbiamo chiedercelo, perché se lo pensiamo non siamo felici.
La libertà è lasciarsi guidare dalla legge universale per poter vivere in armonia con il cosmo e accettare il proprio destino. L'uomo è libero quando non dipende da altri e deve avere la libertà di scegliere ciò che desidera.
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Re: Felicità o libertà
di Gianluca Caputo - martedì, 17 ottobre 2017, 17:16
 
Contorto nell'argomentazione ma contenuti interessanti e ricchi di riferimenti!
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Re: Felicità o libertà
di alessia fantozzi - domenica, 15 ottobre 2017, 17:10
 

Secondo me la felicità non deve essere necessariamente la conseguenza della libertà. Penso che nella società in cui viviamo oggi è impossibile essere totalmente liberi, infatti, ci sono delle norme e delle regole sociali che dobbiamo seguire per vivere bene con gli altri. Quindi secondo me è impossibile seguire l'idea di Antistene, ovvero eliminare leggi e norme per essere felici, questo non vuol dire però rinunciare alla felicità.

Come afferma Aristotele la felicità è individuale ma si realizza attraverso la società. Io penso che l'uomo sia fatto per vivere con gli altri.

Gli stoici affermano che per essere felici bisogna sospendere i giudizi ovvero rinunciare a possedere la verità, affrontando la vita in modo più leggero. In questo caso il sentirsi liberi corrisponde ad una sensazione di felicità.

Anch'io penso che a volte chi cerca troppe risposte non vive pienamente. 

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Re: Felicità o libertà
di Gianluca Caputo - martedì, 17 ottobre 2017, 19:02
 

Bella come riflessione personale ma forse ha confuso Stoicismo con Scetticismo.

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Re: Felicità o libertà
di Kristal Lenzi - domenica, 15 ottobre 2017, 17:12
 

Io penso che per essere felici bisogna essere liberi anche quando la vita inizia a essere faticosa, poichè la fatica ti premia con il tempo,ovvero se io non sono libera di fare ciò che mi rende felice....non lo sarò mai perchè mi nego un piacere e francamente preferirei godermi il piacere quando mi si presenta  e non cercarlo, anche perchè sarebbe una cosa stupida cercare un qualcosa che poi dopo potrebbe creare dipendenza....infatti io credo che per  raggiungere la felicità e la libertà una persona oltre che affrontare la vita dura e faticosa, la stessa persona dovrebbe essere non solo stoica ma anche istintiva altrimenti la libertà e la felicità le viene concessa


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Re: Felicità o libertà
di Gianluca Caputo - martedì, 17 ottobre 2017, 19:06
 

Faccio fatica a capire, quindi provo ad analizzare.

Io penso che per essere felici bisogna essere liberi anche quando la vita inizia a essere faticosa

faticosa a causa della libertà?

poiché la fatica ti premia con il tempo, 

?

ovvero se io non sono libera di fare ciò che mi rende felice... non lo sarò mai perché mi nego un piacere e francamente preferirei godermi il piacere quando mi si presenta  e non cercarlo,

non capisco il nesso con quello che dice prima

anche perché sarebbe una cosa stupida cercare un qualcosa che poi dopo potrebbe creare dipendenza... infatti io credo che per  raggiungere la felicità e la libertà una persona oltre che affrontare la vita dura e faticosa, la stessa persona dovrebbe essere non solo stoica ma anche istintiva altrimenti la libertà e la felicità le viene concessa

mi sono perso...

Comunque, due o tre suggerimenti:

Perché vuole l'accento grave!i segni di punteggiatura vanno separati dalla parola successiveI punti di sospensione sempre 3 (non meno, non di più)e poi virgole, virgole come se non ci fosse un domani! 
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Re: Felicità o libertà
di Greta Bitozzi - domenica, 15 ottobre 2017, 19:15
 

 La felicità è quell' emozione che soddisfa il nostro benessere e che ci fa vivere in pace con sé stessi, per questo percorriamo gran parte della nostra vita a cercarla per poterla possedere.

La libertà è una condizione per cui l'individuo può decidere come pensare, esprimersi e agire senza pensare a rispettare precise costrizioni o limiti. 

Tra le numerose pagine di storia che ho avuto occasione di studiare ho conosciuto uomini che con coraggio hanno combattuto contro i potenti per acquisire una propria libertà personale, grazie alla quale sostenevano di poter soddisfare i propri bisogni e di aver creato tutti i diritti che garantissero rispetto del proprio essere.

 Quindi per essere felici, è necessario possedere la libertà?

Per me questi due termini forti sono indispensabili per la sopravvivenza dell'uno e dell'altro; quindi credo che siano legati fra di loro, perché quando l'uomo ha la libertà di essere e conoscere sé stesso , ha anche la felicità.

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Re: Felicità o libertà
di Gianluca Caputo - martedì, 17 ottobre 2017, 19:07
 

Non male ma mettiamoci dei riferimenti anche relativi a ciò che conosciamo, sull'argomento specifico che stiamo studiando.

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Re: Felicità o libertà
di Ilaria Citi - domenica, 15 ottobre 2017, 19:36
 

Felicità o libertà? 

Non credo che le due dipendano l'una completamente dall'altra,nella maggior parte delle società,per far sì che funzionino,c'è bisogno di creare norme che limitino la libertà degli individui per garantire la sicurezza degli altri.

Questo tuttavia non significa non poter essere felici,al contrario di quello che credeva Antistene non penso ci si debba liberare delle leggi e dei piaceri per raggiungere la felicità, sono invece queste ciò che  spesso rendono le nostre vite più semplici e felici.La limitazione della libertà dettata da certe norme e regole è necessaria per garantire la libertà,anche se non completa,di tutti.

Essere liberi fino al punto in cui credeva Antistene potrebbe anche portare ad un distacco dalla società. Aristotele sosteneva che l'uomo fosse un animale sociale,perciò è necessario per le persone vivere all'interno di una comunità per essere felici e non invece allontarcisi.

Immagine Gianluca Caputo
Re: Felicità o libertà
di Gianluca Caputo - martedì, 17 ottobre 2017, 19:08
 
Al di là della punteggiatura terribile, la sintesi tra Antistene e Aristotele è affascinante.
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Re: Felicità o libertà
di elisa masoni - domenica, 15 ottobre 2017, 19:55
 

La libertà è senza dubbio portatrice di felicità dettata dal desiderio di accrescere i propri orizzonti in quello che non si conosce, ma devi partire dal presupposto che la libertà in senso assoluto non esiste così come anche le felicità, si tratta di attimi che vanno vissuti a fondo.


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Re: Felicità o libertà
di Gianluca Caputo - martedì, 17 ottobre 2017, 19:09
 

Citare :)

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Re: Felicità o libertà
di Maria Sole Turini - domenica, 15 ottobre 2017, 20:12
 

Tutto dipende da cosa si intende per libertà e di conseguenza anche di felicità. Se io ritengo che la libertà è tutto quello che posso fare e che mi rende felice, cioè appagato, non a discapito di altri, allora sì. Se invece non è come ho scritto prima, allora è una libertà che impone restrizioni, "regole", agli altri perché io non mi curerei e ostacolerei la loro, e questa esisterebbe solo per me. Perciò la felicità va ricercata anche nella libertà altrui nonostante essa mi potrebbe portare un freno e inoltre potrebbe, come non potrebbe, portare a una felicità minore o diversa ma che comunque alla fine sarebbe mia.

Immagine Gianluca Caputo
Re: Felicità o libertà
di Gianluca Caputo - martedì, 17 ottobre 2017, 19:10
 

Interessante come la riflessione di Citi ma senza i dovuti riferimenti.

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Re: Felicità o libertà
di Anna Della Cioppa - lunedì, 16 ottobre 2017, 12:24
 

Felicità o libertà?

Aristippo diceva " possiedo ma non sono posseduto " un po come a intendere che ho ciò di cui ho bisogno ma non ne sono dipendente.

Antistene invece, diceva "nessun uomo amante del denaro può essere buono" quindi nessuno legato a qualcosa di materiale può essere una buona persona.

Io dovessi scegliere, sceglierei di seguire la libertà. Perché penso che non ci sia cosa che ci renda più felici della libertà. Non essere legati a beni materiali, non essere dipendente da niente e nessuno; da un senso di pace che ti fa stare bene.

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Re: Felicità o libertà
di Gianluca Caputo - martedì, 17 ottobre 2017, 19:11
 

Sette per lo sforzo delle citazioni ma manca una sintesi per rendere il tutto veramente bello... 

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Re: Felicità o libertà
di Martina Myosotis - lunedì, 16 ottobre 2017, 18:35
 

La felicità è un sentimento effimero,istantaneo e cagionevole.

E' una condizione di gioia e soddisfazionedi chi ha uno stato d'animo sereno e non turbato da preoccupazioni.La felicità è difficile da ingabbiare in una qualsiasi definizione che sarebbe limitata perchè essa è impossibile da descrivere ed analizzare anche se numerosi filosofi greci hanno tentato di definire cosa sia la felicità.Essa è soggettiva e mutevole nei luoghi ma è il fine ultimo della vita a cui tutti aspiriamo.Aristotele la identifica con :“l'autorealizzazione virtuosa” cioè con la capacità di coltivare le proprie virtù gratificando la nostra natura,in questa interpretazione aristoteliana io mi ci ritrovo appieno perchè credo che accoltivare e accrescere le mie potenzialità ottenendo dei buoni risultati mi porti uno stato di soddisfazione e compiacimento che mi può avvicinare alla felicità o comunque a una condizione di gioia e soddisfazione personale.Questo è da intendere come un vero e proprio stile di vita,il mio stile di vita. Per Epicuro la felicità è :”non avere dolore nelcorpo e turbamento nell'anima” e si ottiene liberandosi dalla paura degli Dei,della morte e del futuro

.Sono parzialmente d'accordo anche con questa concezione di felicità come liberazione dalle paure ataviche dell'uomo che c'influenzano l'esistenza,talvolta bisogna non farsi condizionare dalle mille paure che condizionano la nostra mente per poter vivere serenamente le esperienze che la vita ci offre,accogliendo,se fortunat,qualche attimo di felicità.Secondo Socrate la ricerca continua di se stessi e della verità può coincidere con la felicità perchè :”colui che durante la sua vita non ha mai smesso di fare ricerca sarà un uomo virtuoso e felice mentre colui che nella sua vita non ha ragionato abbastanza sarà un uomo infelice che si abbandoneràa istinti infelici”.Fare ricerca su se stessi e sul mondo è il sale della vita,cambiare,essere curiosi e reinventarsi ogni giorno rende 

dinamici,attivi e propositivi non lasciando spazio a una passività che spegnerebbe la gioia di vivere.La felicità per me è un'utopia,per me essa è raggiungere i propri obbiettivi attraverso lo studio,il sacrificio e la crescita personale.La soddisfazione di riuscire a conseguire dei buoni risultati accresce la mia autostima e mi spinge a proseguire migliorando me stessa,la mia vita,il mio mondo.Per aprirsi agli altri,a situazioni e sfide nuove è assolutamente necessario anche se risulta difficile ricacciare indietro le paure e le sicurezze.La libertà interiore è il mezzo per arrivare alla felicità,molti cercano la felicità all'esterno non comprendendo che essa è già dentro di noi.Quando sciogliamo i nosri blocchi psicologici e le nostre resistenze troviamo la libertà interiore e di conseguenza la felicità.Possiamo concludere che non ci può essere felicità senza la ricerca della libertà interiore.

 
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Re: Felicità o libertà
di Samantha Pardossi - martedì, 17 ottobre 2017, 15:57
 
Penso che felicità e libertà siano due temi entrambi forti,ma diversi.

Penso che la felicità sia un'emozione che ti fa stare bene. Se sei felice vuol dire che cerchi in qualche modo di vedere le cose positivamente, e vedere le cose in modo positivo ti aiuta a stare bene con te stessa,con gli altri e affrontare al meglio le situazioni. La felicità dipende da noi stessi,e come diceva Aristotele,appartiene solo a colui che s'impegna a cercarla,perché non possiamo pretendere che un'emozione cosi bella che è capace di cambiarci,sia lei a venire da noi, ma siamo noi che dobbiamo cercarla in tutti i modi,per stare bene.

La libertà, è una sensazione bella,perché esseri liberi significa non doversi preoccupare di nulla. Ma si può essere liberi senza felicità?..

Immagine Gianluca Caputo
Re: Felicità o libertà
di Gianluca Caputo - martedì, 17 ottobre 2017, 19:16
 

@Pardossi

Me lo dica lei: si può essere felici senza libertà? È proprio la riflessione che stiamo cercando. Se è vero quel che dice di Aristotele (cioè se è d'accordo con lui) no, non si può. Ma subito dopo dice che la libertà è potersi non preoccupare di nulla: quindi anche della felicità?

Immagine Gianluca Caputo
Re: Felicità o libertà
di Gianluca Caputo - martedì, 17 ottobre 2017, 19:14
 

@Myosotis

Questa essere riflessione... stavo per darle 9 poi ho ripiegato per un 8 solo per i tanti errori di battitura. È un invito a essere più attenta: la forma è importante perché da essa parte il contenuto.

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Re: Felicità o libertà
di Lidia Petri - mercoledì, 18 ottobre 2017, 06:50
 

Secondo la mia esperienza, la felicità dipende molto dal concetto di libertà, poiché come essere libero io ricerco la mia felicità in me stesso e in tutte le cose che mi circondano, ma non negli oggetti materiali poiché ne diventeremmo dipendenti e avremmo paura della loro mancanza, e la paura ostacolerebbe la nostra libertà di essere felici.

Immagine Gianluca Caputo
Re: Felicità o libertà
di Gianluca Caputo - mercoledì, 18 ottobre 2017, 16:21
 

Qui i riferimenti erano davvero facili, dopo la discussione di oggi: li esponga :)