Moti degli anni '20 e '30

Nel periodo seguente al Congresso di Vienna, detto della restaurazione, ogni forma di dissenso era vietata. La lotta politica era dunque necessariamente condotta dalle società segrete, con una forma organizzativa in stile massonico.

La più nota è la carboneria, attiva in Italia e Spagna, il cui obiettivo era la costituzione liberale.

Altre società sono i comuneros in Spagna e i filadelfi in Francia e Italia del Nord che puntano invece alla Costituzione democratica.

Un esempio molto particolare di società segreta è quella di Filippo Buonarroti, noto per aver partecipato alla Congiura degli Eguali di Babeuf, a Parigi, nel 1796. Questa società aveva tre livelli di segretezza che andavano dalla costituzione liberale, alla repubblica fino al livello più alto che era la rivoluzione sociale che propugnava un comunismo agrario passante dall'internazionalismo.

Il metodo di lotta delle società segrete è l'insurrezione, allo scopo di obbligare i sovrani a concedere una costituzione.

La base popolare, per la segretezza, era molto ristretta (in genere intellettuali, militari e studenti).

Moti degli anni '20

La prima ondata anti-restaurazione si ha in Spagna. A causa della repressione anti liberale attuata da Ferdinando VII (che abroga la Costituzione del 1812) e una grave crisi economica dovuta anche alla momentanea perdita delle colone americane, durante l'occupazione napoleonica, si diffondono i comuneros che fa sì che le truppe in attesa di essere imbarcate a Cadice (in direzione Sud America), il 1° gennaio 1820, si ribellano. Ferdinando ripristina la costituzione del 1812 che si chiamerà Costituzione di Cadice.

Sull'onda di quella spagnola si avrà una insurrezione anche in Portogallo dove anche Giovanni VI di Braganza concedere una costituzione simile a quella spagnola.

Nel Regno delle Due Sicilie, il 1° luglio 1820, a Nola Guglielmo Pepe organizzerà un moto che costringerà anche Ferdinando I a concedere una Costituzione simile. Lo stesso in Sicilia dove una rivolta rivendica una autonomia da Napoli.

Più articolata la situazione del Regno di Sardegna:

  • Alcuni intellettuali (come Cesare Balbo) sperano in una costituzione spontanea concessa da Vittorio Emanuele I
  • Altri sperano nel figlio Carlo Alberto che in varie occasioni ha mostrato simpatia per la causa liberale.

L'occasione è offerta tra il 9 e il 10 marzo 1821 quando Vittorio Emanuele I si trova fuori città. Un moto spinge Carlo Alberto, rimasto a Torino, a concedere la Costituzione, ma Vittorio Emanuele abdica non in favore del figlio ma del fratello Carlo Felice che cancella immediatamente la carta concessa e obbliga il nipote a reprimere il moto. Carlo Alberto fu per questo chiamato "re tentenna".

Ci vollero tre congressi (Troppeau, 1820, Lubjana, 1821, Verona, 1822) per riportare l'ordine laddove i moti avevano creato disordine e concessioni non riconosciute dalle alleanze scaturite a Vienna. Ovunque intervengono gli austriaci di Metternich, aiutati, nel caso spagnolo, dalla Francia di Luigi XVIII.

La guerra di indipendenza greca

In Grecia (che si trovava sotto il dominio ottomano) la borghesia commerciale aveva dato origine alla società segreta Eterìa che, nel marzo del 1821, passa all'azione con Ypsilanti che confida nell'appoggio della Russia (che non arriva). Il moto viene represso ma la rivolta continua nel resto del paese e il 12 gennaio 1822 viene proclamata, a Epidauro, l'indipendenza greca.

Questo scatena una lunga guerra contro l'Impero Ottomano durante la quale numerosi patrioti, poeti, intellettuali, romantici da ogni parte d'Europa intervengono in aiuto della Grecia.

Anche potenze come Inghilterra, Francia e Russia danno il loro sostegno e nel 1829, con la Pace di Adrianopoli, la Grecia ottiene l'indipendenza con la formazione del Regno di Grecia, con re Ottone I di Baviera.

Moti degli anni '30

In Francia Luigi XVIII aveva concesso la carta costituzionale (la carta concessa, sul modello bicamerale inglese).

Nel 1824 gli succede Carlo X che tenta di riportare la Francia sul modello di una monarchia assoluta.

Nel 1827, a seguito delle elezioni, i liberali ottengono la maggioranza nella camera bassa. Nel 1830 (25 luglio) Carlo X emana le 4 ordinanze:

  • Camera sciolta
  • Censura
  • Riforma elettorale (che porta il corpo elettorale da 110mila a 25mila cittadini)
  • Nuove elezioni

Due giorni dopo scoppia la rivolta delle Tre gloriose giornate (27-29 luglio) che farà deporre Carlo X e nominare al suo posto Filippo d'Orleans che emana una nuova costituzione liberale.

Il successo della rivolta influenzerà nuovi moti in Europa.

A Bruxelles, il 25 agosto del 1830, un moto tenterà di dare al Belgio l'indipendenza dall'Olanda degli Orange-Nassau. L'Olanda chiede l'intervento delle potenze di Vienna ma a Londra, Inghilterra e Francia, riunite in una conferenza, stabiliscono il principio di non ingerenza e lasciano al Belgio l'indipendenza.

Nel 1831 un moto scoppia anche nel centro Italia, ai danni dello Stato Pontificio, in particolare a Bologna. Francesco IV d'Este stringe un patto con Ciro Menotti nella speranza (forse) di guadagnare territori appoggiando una insurrezione. Il duca teme però l'intervento di Metternich e tradisce Menotti facendolo arrestare. La rivolta scoppia comunque e a Bologna viene istituito un governo provvisorio nella speranza di un intervento francese (come in Beglio). Intervento che non segue e Metternch rimette Francesco IV al suo posto reprimendo la rivolta.

Ultime modifiche: lunedì, 24 settembre 2018, 17:44