Il Risorgimento
Metà Ottocento: in Italia il 70% della popolazione è agricola con profonda arretratezza nel progresso delle tecniche e nei sistemi di coltivazione.
L'agricoltura è al sud estensiva, al nord intensiva, al centro (Toscana) sopravvive la mezzadria (che nel Trecento stimolava il contadino a produrre di più ma ora mostra i suoi limiti nel cumulo di capitale).
Le poche industrie sono piccole e riguardano pochi settori come
- Tessile (seta, lana, cotone)
- Siderurgia
- Meccanica
E manca quasi del tutto un proletariato industriale (si fa utilizzo principalmente di contadini part-time).
In generale le condizioni dei contadini sono miserevoli (con una vita media di 35/40 anni e mortalità infantile oltre il 20%).
Numerose le cause dell'arretratezza dell'industria, tra cui:
- Poche materie prime (ferro e carbone)
- Pochi investimenti degli Stati italiani
- La borghesia investe nel commercio, i nobili in agricoltura
- autoconsumo e poco mercato
Inoltre una forte divisione politica ostacola la diffusione di persone e merci.
Uno Stato italiano non è mai esistito ma l'idea di una nazione italiana si era formata nel corso dei secoli. Dal medioevo consapevolezza di una identità culturale, linguistica e religiosa.
Si sviluppa un dibattito del Risorgimento che due schieramenti, uno moderato, di destra (che coinvolga i sovrani in un cammino graduale) e uno democratico, di sinistra che, dato il fallimento dei moti, ritiene i sovrani inaffidabili e preferisce un movimento che coinvolga il popolo in una via della Repubblica.
Giuseppe Mazzini
Nasce a Genova nel 1805 e muore a Pisa nel 1872 con il falso nome di Giorgio Brown.
Si iscrive nel 1830 nella Carboneria, arrestato va in esisilio a Marsiglia (dove conosce il pensiero di Buonarroti). Secondo lui la Carboneria ha fallito nel metodo: la segretezza non coinvolge il popolo.
Fonda nel 1831 una nuova organizzazione, la Giovine Italia, che ritiene che l'Italia deve essere una, libera, indipendente, repubblicana.
Il metodo è l'insurrezione ma solo dopo propaganda e educazione.
Alla Giovine Italia, diffusica soprattutto in Lombardia, Liguria e Piemonte, aderisce anche Garibaldi.
Dio si identifica con lo Spirito presente nella storia, quindi con l'umanità. La storia è quella degli individui e dei popoli chiamati da Dio a contribuire al bene dell'umanità.
Dopo la Roma dei Cesari e dei Papi ora tocca alla terza Roma, quella del Popolo.
Il pensiero non deve essere disgiunto dall'azione (pensiero e azione).
Critica fortemente Marx in quanto ritiene che la lotta tra le classi sociali rompe l'unità del popolo.
Carlo Cattaneo
Illuminista pragmatico è per una repubblica federale, sul modello USA, in quanto garantisce le peculiarità economiche regionali.
Il metodo è moderato: riforme politiche ed economiche, istruzione, liberismo doganale.
L'Italia federale confluirà poi negli Stati Uniti d'Europa.
Vincenzo Gioberti
Sacerdote e primo presidente della Camera del regno di Sardegna nel 1848.
Crede in un a confederazione neoguelfa tra Stati Italiani ma presieduta dal Papa e sostenuta dal Regno di Sardegna.
Massimo d'Azeglio
Il Italia il problema è la presenza asburgica. Affidarsi al regno sabaudo per eliminarla e quindi creare uno stato unitario sotto la loro guida. Una volta creato lo Stato italiano esso si preoccuperà di "fare gli italiani".