Il liberismo economico

Tratto  istintivo della cultura britannica fra Sette e Ottocento fu la nascita della scienza economica il cui fondatore può essere identiicao in Adam Smith grazie alla sua opera più importante: Ricchezza delle nazioni (1776). Smith come molti altri autori aveva identificato nell'egoismo, la ricerca dell'interesse privato come punto di partenza della sua riflessione. Questo non era un peccato ma il motore che permetteva alla società di funzionare contribuendo al raggiungimento della felicità di tutti. Ogni individuo che persegue il proprio benessere contribuisce, con il frutto del suo lavoro, all'arricchimento di tutta la società e come se vi fosse una sorta di mano invisibile la richezza veniva distribuita. Questo era il motivo per cui Smith riteneva che in economia lo Stato non dovesse intervenire (rifiutando così le teorie mercantilistiche di Colbert).

Siamo di fronte al primo pilastro del liberismo, la dottrina economica di cui Smith è considerato il fondatore.

Il secondo pilastro può essere ritenuto il libero scambio.

Le intuizioni di Smith furono riprede da Malthus che si occupò di demografia e economia politica. Temendo che l'aumento della popolazione avrebbe messo in crisi la disponibilità di risorse Manthus riteneva che lo Stato non dovesse occuparsi dei poveri.

Le idee di Smith e Malthus vennero fatte proprie dal govero inglese. Già Elisabetta I aveva emanato le Poor Laws, leggi secondo le quali l'assistenza al povero doveva essere una prerogativa dello Stato e non del privato. Nel 1834 invece un provvedimento toglieva ai miserabili qualsiasi sussidio pubblico, considerato un incentivo al parassitismo. I poveri erano colpevoli della loro povertà, per incapacità, pigrizia, furbizia.

Nel 1842 venne abrogato il protezionismo con l'abolizione delle Corn Laws. Questo segna il passo di come l'industria ha adesso un peso superiore alla potenza dei proprietari terrieri. Per gli industriali l'abolizione delle leggi sul grano permetteva di contenere i salari in quanto il costo del pane e dei generi primari si abbassava notevolmente.

Ultime modifiche: domenica, 6 gennaio 2019, 21:48