Federico II di Svevia - Stupor Mundi
Innocenzo III. Poiché Federico era troppo giovane perché governi Innocenzo III, sostenne la candidatura del guelfo Ottone di Brunswick, duca di Sassonia e Baviera, e nel 1209 lo incoronò imperatore.
I rapporti tra il papato e Ottone si guastarono quando Ottone non riconobbe il dominio del Papa su alcuni territori italiani e rivendicò pretese sul Regno di Sicilia. Così nel 1212 il papa lo scomunicò e lo depose. Fece quindi eleggere Federico re di Germania e sostenne la sua candidatura alla carica imperiale; in cambio ottenne l’aiuto in Terra Santa e di non riunire il Regno di Sicilia e di Germania altrimenti lo Stato della Chiesa sarebbe accerchiato.
Morto Innocenzo III diventò papa Onorio III, il quale nel 1220 incoronò imperatore Federico con il nome di Federico II. Federico fu
uomo coltissimo e fu anche un abile politico: riorganizzò lo Stato, grazie a numerosi funzionari efficienti e fedeli, prese provvedimenti per limitare i privilegi della nobiltà e del clero e per sviluppare l’economia. Le sue capacità suscitarono la diffidenza di Gregorio IX che invitò Federico a partecipare a una crociata. Giunto a Gerusalemme si accordò con il sultano. Forte di un prestigioso successo, rientrò in Italia. Per affermare la sua autorità, nel 1231 Federico emanò le
Costituzioni Melfitane nelle quali era proclamata l’autorità del sovrano su tutti gli altri governanti. Tutti si unirono e ricostruirono la Lega Lombarda. Nel 1250 Federico morì. A Federico successe sul trono siciliano Manfredi, suo figlio illegittimo che divenne il punto di riferimento di ghibellini italiani.