Carlo V

Nel 1516, poco dopo aver firmato il trattato di Noyon, muore il re di Spagna Ferdinando I d'Aragona. Viene nominato come suo successore Carlo d'Asburgo con il titolo di Carlo I, nipote di Massimiliano d'Asburgo, imperatore del Sacro Romano Impero.

Carlo d'Asburgo era figlio di Filippo il Bello e Giovanna La Pazza. Da parte di padre nipote di Massimiliano I e Maria di Borgogna (figlia di Carlo il Temerario); da parte di madre è nipote di Ferdinando I e Isabella di Castiglia.

Nel 1519, in occasione delle elezioni imperiali (alla morte del nonno Massimiliano) si compra il voto dei grandi elettori e diventa imperatore lui stesso con il nome di Carlo V. Il suo impero è talmente vasto che si crea il sogno di una nuova monarchia universale:

  • Impero germanico
  • Borgogna, Paesi Bassi, Franca Contea
  • Spagna
  • Napoli, Sicilia, Sardegna
  • tutte le colonia delle Americhe
  • tutti i possedimenti degli Asburgo
  • dal 1541 anche re d'Ungheria

Da qui il suo motto: "sul mio regno non tramonta mai il sole".

Carlo V dovette però passare tutto il suo lungo regno a combattere su tre fronti contro tre nemici irriducibili:

  • in Germania contro i principi tedeschi passati alla riforma di Lutero
  • in Italia contro le coalizioni anti-imperiali francesi (la Francia era spaventata dall'impero di Carlo che si trovava sia in Germania che in Spagna)
  • in oriente contro i turchi

Del primo fronte parleremo quando vedremo la riforma luterana. Per adesso ci limitiamo a dire che nel 1521, con la dieta di Worms che lo incorona imperatore, emana l'editto di Worms con il quale condanna a morte Lutero. L'editto non sarà mai applicato perché Lutero viene messo al riparo dal Duca di Sassonia e anche perché nello stesso anno Carlo viene impegnato in lunghissime guerre contro Francia e Impero Ottomano.

L'impero ottomano, sotto la guida di Solimano il Magnifico,  è al suo massimo splendore e si espande versio oriente (fino a Baghdad e al Golfo Persico) e verso occidente fino a Belgrado. Nel 1529 assediano Vienna e nel 1541 conquistano Buda, in Ungheria. Qui muore il re d'Ungheria Luigi II e al cui posto sale lo stesso Carlo V. Carlo V non può invocare un conflitto religioso perché al fianco dei turchi si trova il re "cristianissimo" Francesco.

Con la salita al trono imperiale di Carlo, il Trattato di Noyon viene messo in discussione (prima, come re di Spagna non poteva farlo, ma come Imperatore sì, in quanto il trattato contempla il Ducato di Milano che è "cosa sua"). Carlo pretende Milano ed entra in conflitto con Francesco I il quale viene fatto prigionero a Pavia (1525) e portato a Madrid e costretto a firmare il Trattato di Madrid (1526) cedendo Milano e anche Borgogna. A Milano Carlo V ci mette Francesco II Sforza (fino alla sua morte, poi torna alla Spagna).

Francesco tornato a Parigi disconosce il trattato e organizza la Lega di Cognac (1526) con Firenze, Venezia, Milano e Roma (il cui papa è Clemente VII, un altro Medici).

Carlo V organizza un esercito di 30000 uomini più 12000 lanzichenecchi (mercenari particolarmente violenti). Arrivato a Roma senza nessuno capace di fermarlo, Carlo V tenta un compromesso con il papa che ottiene una tregua di 4 mesi. I lanzichenecchi, però, parcheggiati vicino Roma non resistono alla tentazione del saccheggio e attaccano Roma: 6 maggio 1527 con il Sacco di Roma, al quale lo stesso papa ne uscì vivo per miracolo rifugiandosi in Castel Sant'Angelo.

Gli Stati italiani ne approfittano: Venezia occupa Ravenna e Firenze caccia i medici (ristabilendo la Repubblica).

Carlo V ha bisogno del papa per ristabilire la monarchia universale e lo convince al trattato di Barcellona (1529) con il quale Clemente di impegna a non contrastare l'egemonia imperiale. Carlo V riporta gli Sforza a Milano e i Medici a Firenze, quindi restituisce i territori sottratti da Venezia a Roma.

Lo stesso anno sigla anche la pace di Cambrai con Francesco I al quale cede la Borgogna ma non Milano.

Nel 1530 Carlo è incoronato imperatore (e quindi anche Re d'Italia) del Sacro Romano Impero.

In Germania Carlo tenta di riportare ordine dopo la scissione dei principi tra cattolici e protestanti (luterani) con la Dieta di Augusta ma questi gli si rivoltano e inizia una guerra anche contro di essi (riuniti nella lega di Smalcalda, 1533) e appoggiati da Francesco I. La Francia tenta tutte le alleanze possibili pur di rompere le scatole a Carlo e si allea anche con la Turchia (1535).

Nel 1535 alla morte di Francesco II, Milano dovrebbe tornare alla Spagna ma Francesco I la rivendica e occupa la Savoia. Ricomincia la guerra con la Francia che sarò portata avanti anche dal figlio di Francesco I, Enrico II.

Carlo V nel 1556 stanco, abdica, in favore del figlio (Filippo II) e del fratello (Ferdinando I): 

al primo lascia i possedimenti spagnoli, italiani e americani, al secondo la corona imperiale, i domini asburgici e la corona d'Ungheria.

Filippo II nel 1559 firma la pace di Cateau Cambresis che sancirà l'inizio della dominazione spagnola in Italia fino almeno al 1713.


Ultime modifiche: giovedì, 12 marzo 2020, 16:16