La Guerra Fredda

3. I trattati di pace e la divisione della Germania

L'Italia perse tutte le sue colonie (in Africa e l'Albania) e i territori che furono oggetto del Patto di Londra andarono tutti alla Jugoslavia. Solo Trieste fu affidata a un governo anglo-americano e solo nel 1954 tornò all'Italia.


Il Giappone su oggetto di una occupazione americana e suo governatore fu nominato il Generale MacArthur con il compito di dare al Giappone una politica in senso democratico e occidentale. Con il trattato di Pace del 1951 il Giappone recuperò la piena indipendenza e divenne il più solido alleato degli USA nel Pacifico. In seguito uno straordinario sviluppo dell'economia portò il Giappone a diventare il secondo paese industriale del mondo.


L'Austria fu divisa dalla Germania, trasformata in Repubblica e dichiarata paese neutrale (con occupazione militare fino al 1955).

Molto complicati furono i trattati che riguardavano la Germania: la parte orientale era sotto il controllo dell'Armata Rossa del'URSS, quella occidentale sotto in controllo delle truppe alleate. Nonostante la sconfitta restava nei francesi, negli inglesi e nei russi il timore di una rinascita della potenza tedesca. Da qui la decisione di dividere la Germania in due Stati che sarebbero stati meglio controllabili: Repubblica Federale Tedesca (Germania Ovest), con capitale Bonn, e Repubblica Democratica Tedesca (Germania Est) con capitale Pankow.

L'ex capitale Berlino venne divisa in quattro zone (Usa, Francia, GB e Russia).


La Società delle Nazioni, nata durante i trattati di pace della Grande Guerra, aveva mostrato la sua incapacità di tenere a freno la nascita dei fascismi. Nel 1941 Roosevelt, di fronte ai successi di Hitler, aveva proclamato al mondo la necessità di difendere in tutto il mondo le quattro libertà: di parola, di religione, dalla povertà, dalla paura. Nel 1945 nacque l'ONU, una nuova organizzazione internazionale che accettasse questi principi e ereditasse quelli della Società delle Nazioni. A questa organizzazione aderirono inizialmente 51 Stati (oggi sono 193 su 196 riconosciuti).

L'ONU è composto da un Consiglio di Sicurezza composto da 15 stati, di cui 5 sono i membri permanenti (Stati Uniti, Russia, Gran Bretagna, Francia, Cina) e i restanti 10 vengono eletti a rotazione ogni due anni dall'assemblea generale. Per quanto riguarda i membri permanenti, che fino al 1966 erano gli unici presenti nel Consiglio di sicurezza, va ricordato che la Russia ha sostituito l'Unione Sovietica nel 1992 e la Cina popolare ha sostituito Taiwan nel 1970.

Le decisioni del Consiglio di Sicurezza sono approvate se ottengono il voto favorevole della maggioranza dei componenti, compreso quello di tutti i membri permanenti. Ogni membro permanente ha il diritto di veto, cioè la possibilità di impedire l'adozione di un provvedimento, anche contro il parere degli altri 14 membri. I 5 membri permanenti hanno dunque un ruolo dominante.