Hegel

3. La Logica

Le tappe della Fenomenologia non sono ancora la scienza in tutta la sua compiutezza. Rappresentano il "sapere apparente", "figure". Tutte tolte e conservate fino al raggiungimento del "sapere assoluto" in cui è tolta ogni differenza tra certezza (soggettiva) e verità (oggettiva), tra sapere come forma e contenuto. Sul rapporto di coincidenza tra queste ultime due si svolge la logica.

La logica non è puro organon come per Aristotele ma neppure Logica Trascendentale (studio dei concetti a priori in ottica fenomenica) come per Kant. La Logica è lo studio della struttura dell'intero (in senso dinamico: auto-strutturarsi dell'intero).

Se pensare e essere coincidono (Parmenide) la logica coincide con l'ontologia: il pensiero nel suo procedere realizza il suo contenuto.

Le categorie attraverso le quali si sviluppa la logica possono essere viste come successive definizioni dell'assoluto. La logica è l'esposizione di Dio (elemento puro del Logos) come è nella sua eterna essenza, prima della creazione (non in senso teologico) della Natura,

Il Logos si sviluppa in tre tappe:

  1. Essere
  2. Essenza
  3. Concetto

Logica dell'Essere

La dialettica procede in "orizzontale", mediante passaggi da un termine all'altro.

I momenti sono:

  1. Essere
  2. Non Essere
  3. Divenire

Riassumono tutto ciò che è che può essere pensato e detto. Le categorie della logica di Hegel esprimono già l'Assoluto, a livello via via più elevato.

Logica dell'Essenza

Procede in "profondità", riflettersi reciproco di un termine in un altro, a cercare le radici dell'essere. Dice Hegel sul principio di non contraddizione di Aristotele che esso è un punto di vista unilaterale dell'intelletto, non della ragione. La contraddizione è la molla della dialettica, quindi necessaria.

L’essenza è articolata in tre sezioni che studiano rispettivamente:

  1. l’essenza in quanto appare in se stessa ( Scheint ), ossia nella riflessione in se stessa; 
  2. l’essenza in quanto esce fuori di sé nell’esistenza in cui si manifesta ( Erscheint ), ossia il fenomeno (Erscheinung );
  3. l’essenza in quanto si rivela ( Offenbart ) quale unità di essenza e di fenomeno nella realtà effettiva ( Wirklichkeit ).

Logica del concetto
Il concetto è il risultato del processo logico svolto a partire dalla logica dell'essere e si tratta di un risultato che preesiste al processo stesso. Il movimento dell'essere in se stesso, attraverso la riflessione sulla propria essenza, rivela all'essere nient'altro che la propria natura soggettiva, per cui la logica è scoperta dell'identità di essere e pensiero acquisita per via razionale.

Ciò che permette di connettere l'individualità con l'universalità è il giudizio, dove si esprime l'identità tra soggetto e predicato. Per esprimere anche la loro differenze occorre il sillogismo.

La sintesi di soggettività e oggettività è l'Idea
, cioè la realtà intellegibile nella sua totalità. L'Idea è il Logos, cioè Dio prima della creazione del mondo, l'insieme di tutti i concetti del reale.

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