Repubblica di Weimar e Nazismo

2. Ascesa del Nazismo

Gli effetti benefici della politica di Stresemann non furono immediati e non riuscirono ad arginare il malcontento diffuso tra la popolazione.

In ogni caso, dopo la sconfitta nella Grande Guerra e l'umiliazione di Versailles si sono accentuati i sentimenti antisemiti: ebrei come i comunisti sono i traditori della patria. Nel 1923 esce il libello "La politica mondiale degli ebrei" dove si ribadisce che la razza superiore è quella ariana, un popolo senza spazio vitale, invidiata dagli inferiori giudei.
All'irrazionalismo razzista si rifà nel 1919 il Partito dei lavoratori tedeschi, poi Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori (NSDAP), versione estrema del fascismo ma con dichiarate intenzioni

Partito dotato di organizzazioni paramilitari come e SA (squadre d'assalto), guidate da Rohm, formate da ex veterano di guerra e portanti come divisa le camicie brune (ispirate al modello delle camicie nere fasciste).

Adolf Hitler espone fin da subito, in modo chiaro, la sua linea politica:

  • razzismo
  • subordinazione del cittadino allo Stato
  • Limitazione delle libertà

Come in Italia, cavalcando la paura del comunismo attira l'opinione pubblica anche moderata.

Punto fondamentale è il suo estremo antisemitismo: nessun ebreo poteva mai essere tedesco e la sconfitta della Germania nella Grande Guerra è una cospirazione mondiale giudaica.La propaganda fa subito presa nell'elettorato tedesco che ha estremo bisogno di un capro espiatorio per le proprie delusioni.

Nel 1923 Hitler tenta il Colpo di Stato a Monaco, prende 5 anni di condanna ma ne fa solo uno e scrive il Mein Kampf:

  • denuncia del trattato di Versailles
  • Un nuovo grande esercito
  • riunione di tutti i territori tedeschi
  • annientamento degli ebrei
  • espansione a est per la ricerca dello spazio vitale

L'arresto di Hitler dà notorietà al suo partito e una volta uscito di carcere si convince che sia preferibile percorrere la via parlamentare.

Nel 1925 con la morte di Ebert, presidente fu eletto Hindemburg (ai danni del centrista Marx, che non era riuscito a coalizzare tutte le forze di sinistra). Hindemburg era il feldmaresciallo e eroe della grande guerra, militare, autoritario, ideologo monarchico e nazionalista.

Nel 1929, la ancora debole economia tedesca, fu messa nuovamente in ginocchio dalla crisi della borsa di Wall Street anche a causa della chiusura dei rubinetti dei prestiti americani.

Nel 1930 un nuovo governo di centro destranon riuscì ad arginare la forte disoccupazione aumentando le opposizioni sia di destra che di sinistra. 

Nello stesso anno, alle elezioni parlamentari indette da questo governo, il partito nazista prese 6 milioni di voti e diventò il secondo partito del paese dopo il PSD.

Nel 1932 Hitler si presenta alle presidenziali ma fu sconfitto (al ballottaggio!) dal vecchio Hindemburg (che al ballottaggio ebbe l'appoggio anche dei socialdemocratici).

Nello stesso anno, alle parlamentari, il partito nazista divenne però il primo partito del paese con oltre il 37% (anche grazie alle azioni delle SA). Grazie a questi risultati a Hitler venne affidata da guida del governo e nel 1933 lo nomina cancelliere.

Poco tempo dopo, il 27 febbraio 1933, un incendio distrusse il Reichstag. Questo incendio fu usato dai nazisti per incolpare i comunisti (con l'arresto di un comunista olandese che si trovava nei paraggi). La propaganda che ne seguì trovo l'appoggio di polizia e magistrati e con un decreto di emergenza Hitler ottenne dal presidente la soppressione della libertà di stampa e il ripristino della pena di morte (il comunista olandese fu ghigliottinato).

Nel 1933 con le nuove elezioni il NSDAP arrivò al 43% e anche se non aveva ancora la maggioranza tentò di chiudere il parlamento. Lo fece facendo arrestare tutti i comunisti in parlamento e ottenendo un appoggio esterno di cattolici e liberali che gli permisero di cambiare la costituzione e di trasferire il potere legislativo al governo. La Repubblica di Weimar era finita.