Repubblica di Weimar e Nazismo

4. Il totalitarismo nazista

Aver sciolto tutti i partiti non era sufficiente: tutta la vita dei tedeschi doveva essere sotto il controllo nazista: tutte le associazioni di tutti i generi furono sciolte o fatte confluire nel partito nazista, con particolare attenzione a quelle giovanili con l'istituzione della Hitlerjugend. Lo scopo era di creare una nuova generazione che avrebbe fatto tremare il mondo. Per non inquinare la loro formazione ogni residuo di cultura diversa fu oggetto di eliminazione come il noto rogo dei libri del 1933.

Tutto ruotava intorno a un nazionalismo esasperato le cui origini erano anche precedenti al nazismo. La razza tedesca era destinata a governare il mondo e a generare un uomo nuovo. Il tutto giustificato dalle teorie razziste sostenute anche da una parte degli scienziati del tempo.

Era inevitabile una gerarchia delle razze:

  • In testa gli ariani (di cui i tedeschi erano i rappresentanti più puri ma che comprendevano anche scandinavi e anglosassoni)
  • Inferiore la razza latina
  • Quasi dei subumani gli slavi
  • Gli ebrei erano animali nocivi

La società americana, per esempio, pur essendo ariana era stata inquinata dalla forte presenza degli ebrei. Anche la rivoluzione di Ottobre in Russia era stata provocata dagli ebrei.

 Per le razze superiori era giusto e necessario sottomettere quelle inferiori. Il pietismo e il buonismo erano banditi.

Nel 1933 alla guida di Goebbels nascque il ministero della propaganda che tenne sotto il suo controllo ogni media raggiungendo il cosiddetto allineamento della cultura.

Gli storici sono concordi che quello di Hitler sia stato un modello di totalitarismo compiuto.

Le Chiese tedesche inizialmente sottovalutano il nazismo anzi nel 1933 la Chiesa firmò un concordato con Hitler in quale ottenne lo scioglimento del partito cattolico Zentrum.

Ai luterani impose un suo fedele come capo della Chiesa.

Nel 1919 in Germania fu ristampati il Protocollo dei savi di Sion e la sua stampa fu propagandata a diffusione anche durante il regime nazista. Creato il giusto clima di odio nei confronti degli ebrei, nel 1933 iniziano le prime marginalizzazioni. Ad esclusione di coloro che avevano servito nell'esercito, agli ebrei fu negato di lavorare per lo Stato e in tutti i pubblici uffici. Nel 1935 furono approvate le leggi di Norimberga al fine di impedire la contaminazione della razza. Dopo queste leggi molti cominciarono a emigrare.

Nel 1938 (9 novembre) la notte dei cristalli con il permesso di Hitler di derubare, saccheggiare, uccidere impunemente gli ebrei. Nei mesi successivi l'inizio delle persecuzioni vere e proprie e la deportazione nei campi di lavoro.